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INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA' DELLA FILIERA FORESTA - LEGNO.

Dal 2019 Finedin partecipa al progetto per l'INNOVAZIONE E LA SOSTENIBILITA' DELLA FILIERA FORESTA - LEGNO finanziato da Unione Europea e dal Ministero dello Sviluppo Economico nell'ambito del PON 2014 - 2020 imprese e competitività.

TITOLO PROGETTO
 
Innovazione e sostenibilità della  filiera Foresta-Legno: bioeconomia circolare del legno e valorizzazione  di foreste dell’Italia centro-meridionale
 
 

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto ha lo scopo di sviluppare  strumenti e metodologie per aumentare la mobilizzazione quantitativa e  qualitativa del capitale naturale forestale delle regioni italiane del  Centro-Sud identificando i punti di forza e di debolezza per  l’espansione di una filiera articolata foresta-legno.
 
Seguendo i principi della bioeconomia, un  partenariato costituito da due aziende private (Lamel legno s.r.l.,  Campobasso-Molise; Finedin s.r.l., Lecce-Puglia), coinvolte nel settore  del legno e delle vernici, ed un ente di ricerca (Università degli Studi  della Tuscia, Viterbo-Lazio), mirano a ripristinare circuiti virtuosi  per la gestione delle risorse forestali soprattutto nelle regioni  dell’Italia centro-meridionale. Al progetto partecipano anche altre  strutture di ricerca come partner sub-contraenti


OBIETTIVI DI RICERCA E SVILUPPO

Pannelli per uso non strutturale con specie di filiera corta e con vernici ecosostenibili
 
L’attività prevede lo sviluppo di  prototipi di prodotti innovativi per uso non strutturale con particolare riferimento al mercato dell’arredamento e della bioedilizia, ottenuti  dalla lavorazione da specie di provenienza locale (in base alla  disponibilità delle segherie della zona cerro, castagno, faggio). Ai pannelli prototipo saranno applicate vernici ecosostenibili

Produzione di lamellari di latifoglie da specie di filiera corta per uso strutturale
 
L’attività prevede la realizzazione di  travi lamellari per uso strutturale provenienti soprattutto di latifoglie come faggio e castagno, ma anche conifere come abete e pini  da utilizzare anche combinando legno di conifere e di latifoglie. In  questo modo si tenta di introdurre nel mercato lamellari di latifoglie  che possano competere con quelli di conifere, in primo luogo quelli di  abete.

Caratterizzazione del lamellare per uso strutturale
 
Un utilizzo del legno per fini strutturali  prevede, conformemente alla normativa italiana ed europea, anzitutto  una fase di classificazione del semilavorato tavola, secondo la  resistenza meccanica. Al momento, esistono regole di classificazione a  vista e a macchina per alcune specie italiane impiegate in ambito  strutturale (castagno, pino laricio, in parte per il faggio), ma  permangono ancora delle lacune che necessitano di essere colmate per un  uso conforme ed efficiente del legno di provenienza nazionale (faggio,  limitazioni dimensionali per il castagno e querce).

Certificazione di tracciabilità: catena di custodia, certificazione di prodotto
 
Il consumatore deve essere garantito sui  prodotti di origine di filiera corta e quindi l’intera tracciabilità  degli assortimenti con certificazione PEFC oppure FSC, Si devono quindi  preparare istruttorie per la certificazione dei prodotti lamellari per  uso strutturale. La certificazione di catena di custodia comporta anche  l’acquisto della materia prima da boschi certificati e la successiva organizzazione dell’impianto di produzione al fine di soddisfare le  richieste ispettive annuali. Le aziende partner di progetto sono già  certificate ed hanno già avviato azioni di sensibilizzazione nei confronti di proprietari boschivi pubblici e/o privati per incoraggiare  la certificazione dei loro boschi.

Produzione di Pellet certificato
 
In un’ottica di economia circolare, il  progetto utilizza gli scarti della lavorazione sia di segagione che la  produzione dei successivi refili per ottenere un pellet certificato,  secondo un principio di uso a cascata.

Realizzazione di profili per infissi con adesivi ecocompatibili
 
Si intende sperimentare le possibilità di  impiego di specie di filiera corta da querce caducifoglie, castagno,  pini e abeti per profili per infissi, anche saggiando collanti  maggiormente ecosostenibili di origine naturale. Il mercato attualmente  non presenta profili realizzati con specie di provenienza nazionale se  non per qualche piccolo esempio legato all’abete e al castagno, in  quanto risulta più conveniente utilizzare dei semilavorati in tavole  importati direttamente in Italia. L’obiettivo è di invertire questa  tendenza non solo realizzando prototipi con specie di filiera corta, ma  utilizzando miscele di sostanze naturali (esempio tannini) oppure di  adesivi sintetici tradizionali rinforzati con composti lignocellulosici  nanostrutturati.

Caratterizzazione di nanotecnologie applicate a sistemi di verniciatura e adesivi
 
Seguendo i principi dell’economia  circolare, l’obiettivo punta alla produzione di nanofibrille di cellulosa e nanoparticelle di lignina da applicare nella realizzazione  di sistemi di verniciatura o adesivi idonei per le applicazioni su  prodotti in legno per esterno e per ambienti interni.

Produzione di adesivi per il legno
 
Il progetto, tramite i suoi partners aziendali ha avviato una linea specifica di adesivi per il legno

Bioprodotti per sistemi di verniciatura del legno
 
L’obiettivo è di sviluppare dei prototipi  di bio-prodotti innovativi da utilizzare per la finitura di elementi a  base di legno con particolare riferimento al legno di latifoglie di  origine nazionale e non solo. Attualmente il mercato richiede molto il  solvente acqua che è anche il più indicato per i prodotti in legno  soprattutto indoor, ma vanno esplorati possibili impieghi per vernici  anche base solvente non acquoso. I prototipi che si intendono  realizzare, dopo le prove in laboratorio (caratterizzazione chimica,  misura del grado di dispersione dei composti nanostrutturati, misure di angolo di contatto, rilascio di composti attivi, colore, invecchiamento,  proprietà antimicrobiche), saranno oggetto di ulteriori test con  particolare riferimento alle caratteristiche ignifughe e alla impermeabilità.

Diffusione dei risultati
 
La diffusione e la comunicazione sono  strumenti fondamentali nella condivisione dei risultati ottenuti dal  progetto per garantire che questi raggiungano efficacemente tutti i  soggetti interessati, sia privati che pubblici, legati al settore  dell’industria del legno e della sua filiera corta.

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